Sportellisti senza senso

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Quando sparlare fa male

Ci sono individui che vengono catapultati nel mondo greco-calabro, senza alcun merito acquisito e senza competenze specifiche, unico titolo utile: l’appartenenza a una corrente politica piuttosto che a un’altra.

Ci sono individui che, prima ancora di entrare in questo mondo, già esprimono giudizi, tracciano profili, emettono sentenze.

Ci sono individui che, nonostante siano incompetenti nella materia specifica, nonostante non abbiano alcun merito acquisito sul campo della cultura e della lingua greco-calabra e nonostante si rendano conto che se sono in questo mondo ci sono solo perché qualcuno li ha messi dentro, non perdono occasione per darsi arie di sapientoni minando gli equilibri e i progressi raggiunti solo dopo anni di battaglie, di umiliazioni e di enormi sacrifici.

L’Area Grecanica non ha bisogno di persone come queste.

 L’Area Grecanica ha bisogno di persone umili, silenziose, amanti di questo mondo, appassionate e disinteressate, ha bisogno di gente che, senza inutili imprese garibaldine, cerca di salvaguardare e di diffondere una cultura che appartiene solo a chi la ama, a chi la gusta, a chi la vive.

Questa gente umile e silenziosa lavorando per anni è riuscita a fare in modo che oggi ci siano molte persone valide e fiere di appartenere a questo mondo ma, paradossalmente, questo successo ha generato anche personaggi che in questo mondo intravedono solo interessi e nutrono solamente ambizioni.

Il 28 febbraio 2012, presso la sede dell’Associazione Ellenofona “Jalò tu Vua” di Bova Marina, in una saletta, stipata di persone amanti di questo mondo, è stato commemorato, nel quarantesimo giorno dalla sua scomparsa, il Prof. Mimmo Fiorenza, che ha trascorso buona parte della sua vita scrivendo, fotografando, studiando, camminando in silenzio e con amore profondo attraverso i sentieri dell’Area Grecanica, per tutti noi esempio di modestia, passione, umiltà, donazione.

Il Papàs Daniele Castrizio ha celebrato in suo suffragio un Trisàghion con il rito greco-ortodosso ma alla celebrazione non era presente nessuna di queste persone, anche se molte di loro erano state invitate; molti dei presenti hanno espresso il loro dolore per la perdita di questo caro amico parlando con semplicità della sua semplicità, con passione della sua passione, con modestia della sua modestia.

Purtroppo la nostra terra non esprime solo persone di questo tipo, girando per le nostre valli si incontrano personaggi completamente diversi: politicanti, arrivisti, arroganti, presuntuosi.

Gente che senza farsi scrupoli spara a zero contro tutto e contro tutti pur di emergere e di arraffare posti di comando; gente che parla a vanvera facendo affermazioni inesatte, non verificate, offensive e lo fa non solo al bar, ma anche attraverso giornali locali che non si fanno problemi a pubblicare articoli prettamente politici e spesso con attacchi diretti contro la dignità di lavoratori che già soffrono situazioni di precariato e di insicurezza.

In questi giornali si sparla contro sindaci, contro cittadini, si offre lo spazio per pubblicare articoli che attaccano chi da anni lavora per passione, per amore, senza gratificazioni economiche, con il solo scopo di salvaguardare, diffondere e valorizzare una lingua e una cultura che affonda le sue radici nella notte dei tempi.

È risaputo che chi lavora può commettere più errori di chi guarda e giudica senza muovere un dito, ma quando chi guarda, oltre a non muovere un dito, si mette pure a parlare a vanvera vengono superati tutti i limiti della decenza.

Nel numero di febbraio 2012, del giornale "La Voce del Sud" è stato pubblicato un articolo dal titolo "Sportellisti senza un senso" riguardante gli Interpreti e Traduttori che la Provincia di Reggio Calabria dal 2001 invia presso i Comuni dell’Area Grecanica (Roghudi, Roccaforte del Greco, Bova, Bova Marina, Condofuri, Bagaladi, San Lorenzo, Melito Porto Salvo, Palizzi, Montebello Jonico, Motta San Giovanni, Cardeto, Samo, Brancaleone, Staiti) al fine di creare e condividere contatti e progetti con persone interessate alla valorizzazione e alla salvaguardia di questo mondo, realizzando servizi e proponendo iniziative utili a fare in modo che questa lingua e questa cultura millenaria non rientrino nell’oblio in cui la storia ufficiale le ha relegate per anni.

In questi dieci anni, nel territorio greco-calabro, sono stati fatti molti passi avanti sia nello studio della lingua sia nella promozione della cultura greco-calabra: tantissimi convegni, mostre di artigianato, libri, CD musicali, film in DVD, concorsi di poesia e letteratura, corsi di formazione, toponomastica, valorizzazione dei borghi e dei reperti archeologici, realizzazione di siti web, collaborazioni con le scuole e tanto altro.

Ha ripreso vita il rito greco-bizantino, con la celebrazione della Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo, come veniva celebrata nei nostri paesi fino alla fine del 1600, si sono creati rapporti con centinaia di persone provenienti dalla Grecia o da Cipro, si sono fatti viaggi in Grecia e a Cipro, si sono realizzate rappresentazioni teatrali, cartoni animati, cortometraggi, scambi culturali.

In nessuna di queste centinaia di iniziative il “Componente della Fondazione Grecanica”, che ha scritto l’articolo suddetto, è mai stato presente per cui non potrebbe mai sapere che tantissime di queste iniziative sono state finanziate o patrocinate dalla Provincia di Reggio Calabria, spesso coinvolgendo gli Sportelli per la parte culturale e linguistica di loro competenza.

Dov’era quest'uomo quando si marciava sotto il sole di luglio alla scoperta delle bellezze archeologiche dell’Area Grecanica, come la chiesetta bizantina di San Niceto a Bova Marina, o il castello e le chiese di Bova, o i panorami mozzafiato di Roccaforte del Greco, o la Rocca del Drago e il paese di Roghudi, o Pentedattilo, Gallicianò, San Lorenzo, San Pantaleone, Amendolea?

Dov’era mentre si parlava di cultura e di artigianato nel convegno con annessa mostra di coperte tradizionali a Roccaforte del Greco o mentre si piantavano i cartelloni bilingue nei comuni dell’Area Grecanica?

Dov’era mentre si facevano i corsi di formazione di lingua e cultura greca che hanno permesso a decine di persone di avvicinarsi a questa cultura, di riappropriarsi delle proprie radici, di apprendere i rudimenti della lingua dei nostri antenati, di sentirsi fieri di appartenere al mondo dei Greci di Calabria?

E… questo “Componente della Fondazione Grecanica” saprebbe oggi comprendere qualcosa di questa nobile e antica nostra lingua che, certamente non grazie al suo aiuto o a quello di persone come lui, potrebbe diventare bene immateriale dell’UNESCO?

Questa gente sa solo fare "politica" e polemica!

Sarebbe opportuno riuscire a capire perché la Provincia dovrebbe annullare il bando previsto per l’ottava annualità.

La cosa più sensata che potrebbero fare queste persone sarebbe quella di recarsi presso gli Sportelli Linguistici (cosa che non hanno mai fatto!), parlare con gli Sportellisti, richiedere consulenze, collaborare con loro nell’organizzazione di corsi per bambini o per adulti, proporre percorsi alternativi di promozione per i cittadini stimolandone l’interesse e l’amore per questa cultura, cercando di coinvolgerli e facendo in modo che riescano a sentirla propria.

Questo tipo di azione si chiama costruzione, quella che traspare dall’articolo si chiama distruzione!

L’Area Grecanica ha bisogno di gente che costruisca e non di gente che distrugga!

A proposito, questo è l'articolo!

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Gli Interpreti e Traduttori
della Provincia di Reggio Calabria

 

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